Random Numbers Split Series Vol. 3: SOMEC / Von Tesla + Full Album Stream

Random Numbers è il nome di un collettivo bolognese di musicisti, producers e dj che lavorano ad ampio spettro nell’ambito della musica elettronica. Nato dall’amicizia e dal supporto reciproco tra i diversi membri, si è rapidamente evoluto in un’etichetta che risolvesse le immediate necessità di rappresentazione e piena assistenza di ogni singolo artista e release, con obiettivo ultimo quello di espandere il roster in modo da affermarsi come riferimento internazionale per la scena. La label si concentra principalmente su uscite techno, ma lasciando ampio spazio di interpretazione stilistica e ritmica che vada a formare un fertile background di conoscenze e collaborazioni.

Random Numbers: FB / Bandcamp / Soundcloud / Youtube

L’ultima incarnazione di Random Numbers è la serie chiamata Split Series, ovvero un insieme di 5 uscite che, a partire dallo scorso Dicembre 2016, hanno offerto e offriranno uno spaccato sulle frange più sperimentali della scena elettronica italiana. Il concept prevede l’assegnazione di un lato di una cassetta C50 ad un singolo artista, adibito all’espressione più libera possibile del proprio stile. Volume 1 e Volume 2, entrambi disponibili e acquistabili dal portale Bandcamp dell’etichetta, hanno ospitato, rispettivamente, Mudwise e Voltair e Gattobus e Bartolomeo Sailer. I protagonisti di Volume 3, in uscita quest’oggi per l’etichetta di Bologna (accompagnato dalle grafiche di Emanuele Luppino e master di Francesco Brini), sono invece Somec e Von Tesla: siamo lieti di presentare oggi lo split tra questi due validissimi artisti, disponibile interamente all’ascolto dal player in coda all’articolo. Enjoy!

TRACKLIST:

  • Side A: Somec – NWH2O [19:14]
  • Side B: Von Tesla
  • Touch [5:30]
  • Enter [7:40]
  • Flesh [10:44]

Veniamo ad una breve presentazione dei due musicisti coinvolti: Somec [FB / SoundcloudDiscogs / URSSS.com], è il progetto di Giovanni Napoli (più che un producer, un vero e proprio “synthesis junkie, a self-decleared electronics freak”), artista già apparso in due diverse occasioni sulla milanese Haunter Records, faro dell’avanguardia sperimentale elettronica Italiana ed Europea. La tape Arbitrary Function Generator ed il 12” intitolato Source Of Uncertainty rilasciati finora ‎rappresentano racconti di personali esplorazioni, in cui ogni componente scaturisce direttamente dalla rielaborazione di impulsi grezzi e materici, ma allo stesso tempo accompagnati da complesse, cangianti texture e riflessioni sulla componente più intima del suono; Von Tesla [FB / Soundcloud / Website / Discogs], al secolo Marco Giotto, volto affermato della comunità a partire della lunga storia di partecipazione al catalogo Boring Machines fino ad arrivare ai recenti exploit su Enklav e Bindu Sound, offre futuristiche visioni sintetizzate da macchine da cui sgorgano suoni cristallini e patch di precisione chirurgica che vanno a costruire ambientazioni ipercinetiche, deancorate da ogni dimensione spaziale predefinita.

 

Il Side A di Split Series Volume 3 raccoglie, come riportato, i quasi venti minuti di crude divagazioni di NWH20, registrati da Somec in presa diretta con un Buchla 208 e l’ausilio di un computer. Il synth in questione, strumento quasi mitologico in quanto ideato e costruito per la prima volta a metà anni ’70, è stato sfruttato per la composizione di uno stream di frequenze, suoni e break che si figurano come un tormentato dialogo tra la macchina e l’artista, in cui – per dirla con le parole della press release – “una manciata di allucinazioni eccentriche, ricreazioni pretenziose per programmatori strampalati” plasmano un a tratti claustrofobico viaggio interstellare tra ambientazioni desolate e mutevoli (schizofreniche) derive ritmiche. Così come inizialmente accennato in Arbitary Function Generator e poi ripreso in Source of Uncertainty – disco dal titolo piuttosto esplicativo rispetto alla poetica dell’artista, la quale rivolge l’attenzione alla pura interazione mente-corpo / strumento in un continuo e vorticoso processo di ribaltamento dei ruoli oggetto e soggetto da cui emerge, appunto, la sorgente di incertezza, in modo coerente con le pratiche improvvisative dell’avanguardia -, ciò che è realmente protagonista in NWH20 è l’esperienza dell’ascolto, più che l’eventuale messaggio veicolato dalla musica (“the process, more than the end results” [via]). La traccia scorre mediante un flow disturbato, costantemente in interferenza con una sorgente di ispirazione altra rispetto alla volontà del musicista, quasi come se artista e macchina si contendessero, in una frenetica urgenza espressiva, lo spazio disponibile su nastro; ciò che Somec propone, in ultima analisi, è una spiazzante digressione sonora che soddisfa e rispecchia a pieno titolo la definizione di psichedelia come “allargamento di coscienza“: due entità distinte concorrenti, due coscienze attualizzate attraverso i tool offerti dalla sintesi modulare.

L’altro lato è invece riservato ai circa 24 minuti registrati da Von Tesla, divisi in tre separati momenti chiamati Touch, Enter e Flesh, i cui titoli formano l’efficacissima tagline Touch / Enter / Flesh che potrebbe da sola riassumere i toni e le immagini evocate dal Side B della tape. Fin dall’attivazione dell’alias Von Tesla, avvenuta nel 2011 con la pubblicazione del self-released Mondo Parallel, e via via attraverso lavori monumentali come le 12 ore di selezione mixata TESLA RADIO ed i recenti EP su Enklav e Bindu Sound (uno dei quali rilasciato su SD), l’artista veneto ha evoluto la propria estetica a partire dagli esperimenti ambient / kosmische di Be Invisible Now! incorporando progressivamente dinamiche più irregolari, sintesi sghembe, decostruzioni temporali e bordate di synth con le quali è riuscito ad arricchire la componente lirica della sua musica in maniera sorprendente. Se il lato di apertura della release parlava di ribaltamento di ruoli tra compositore e strumento, il side in questione racconta della progressiva dissoluzione di un corpo in un altro per mezzo della tecnologia, presenza ingombrante richiamata da un sottofondo di visioni haunted, scintillanti, malinconici synth e peculiari eruzioni sonore. Il trittico Touch / Enter / Flesh, caricato di un’atmosfera romanticamente sospesa, assume una dimensione quasi tattile a partire dal racconto delle dinamiche del contatto fisico (Touch), attraversando il momento di annullamento e dissolvimento dei confini delle parti coinvolte (Enter), per approdare infine alla fusione totale della carne (Flesh) [“un lento movimento verso la trasformazione del corpo, un avvicinarsi a quel transumanesimo che vede mescolarsi la tecnologia al corpo, una genesi del Tetzuo degli anni 10“]. Ciò che Von Tesla realizza è una sintesi sonora di diversi impulsi come fade, break, silenzi e crescendo che sono magistralmente orchestrati e calibrati per modellare un esperienza sognante ma allo stesso tempo vivida, così densa di sensazioni da renderla quasi emotivamente insostenibile. Melodie memorabili, intime atmosfere oniriche, squarci di frequenze squarciabudella (spoiler: circa al settimo minuto di Flesh). Long live the new flesh.

Vi invitiamo caldamente a restare sintonizzati sui canali Random Numbers, i volumi 4 e 5 della Split Series hanno ancora enormi sorprese da offrire. Support RN!


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