[Holly Herndon]
photos taken by Cristina Ruggieri
Club to Club – il celebre Festival di musica elettronica / da ballo di Torino – raggiunge la quindicesima edizione, la seconda per la quale si è allungato a coprire 5 giorni di durata complessiva. Pur non avendo presenziato alla totalità dell’ampia gamma di eventi offerta, desideriamo condividere un contenuto report fotografico di #C2C15, accompagnato da un altrettanto incompleta – ma molto valida, a parer nostro – playlist di takes video in HD, caricate, al solito, sul canale YouTube Paynomindtous:: Live (http://bit.ly/Paynomind_Live) – per l’album fotografico su FB:: qui.
Club To Club Festival 2015 – Video Report // Day 2 to 5 #C2C15
La scelta musicale complessiva risulta molto migliore nei confronti di quella dell’edizione precedente #C2C14 (nella quale una buona parte dei set non era risultata all’altezza). Ad essa hanno contribuito sicuramente le novità dell’introduzione della RBMA Sala Gialla – che ha saputo soddisfare gli affezionati alla più piccola Sala Rossa e la sua insostenibile miscela di sudore e fumo passivo, della quale ha conservato lo stesso clima intimo ma aumentandone la vivibilità e limitando le code all’ingresso a isolati momenti durante la nottata – e l’ampliamento / distanziamento dall’ingresso del palco nel Main Stage del Lingotto. L’imponente struttura è stata dotata di due schermi laterali (oltre a quello principale alle spalle degli artisti) i quali però sono stati raramente utilizzati: avrebbero sicuramente potuto aumentare l’impatto della musica sul pubblico.
[Lotic]
#C2C15 si è espresso in diverse occasioni ad alti livelli. Volendo scegliere un highlight preciso, optiamo per l’emozionantissimo finale alle 5 sul Main Stage del Lingotto da parte di Lorenzo Senni (del quale sono visionabili due takes video distinte, la prima qui, la seconda qui sotto). A tenergli testa troviamo sicuramente il set di Not Waving (Alessio Natalizia) sfumato e sovrappostosi a quello di Powell (Diagonal // news::) – durante il quale siamo stati fortunati a sufficienza per riuscire a riprendere un passaggio – , il live di Thom Yorke con Nigel Godrich accompagnato dagli incredibili visuals di Tarik Barr, e diverse altre esibizioni degne di nota da parte di artisti da seguire: il live toglifiato di Furtherset, il djset di un Lotic improvvisato danzatore, gli anthem da all-under-one-roof-raving di Jamie XX, l’heavyness dei The Sprawl (aka Mumdance, Logos e Shapednoise, quest’ultimo autore di un catartico set Domenica all’Astoria), i digitalismi di Holly Herndon e Vaghe Stelle (del quale purtroppo non siamo riusciti a documentare l’esibizione), e la performance mattiniera di Morkebla. Grande merito va quindi a #C2C15 per aver saputo raccogliere una serie notevole di performance imperdibili in soli 5 giorni, a fronte di una spesa per l’intero pacchetto tutto sommato contenuta ed in linea con i festival di riferimento per il settore (Unsound e Atonal).
I commenti negativi per il Festival ad ogni modo non mancano. In termini di performances non convincenti, si arriva al limite del ridicolo con QT, che rovina senza molte possibilità di commento un set di Sophie che fino al momento della salita sul palco della cantante / brand commerciale era stato molto divertente, ed Omar Souleyman, la cui presenza (inspiegabile, per un Festival con determinati obiettivi di rilevanza musicale / culturale) sfigurerebbe anche in un z-movie razzista / caratterista. Tra i peggiori momenti vanno inoltre annoverate le due ore assolutamente interminabili di set di Nicolas Jaar – assimibilabili quasi esclusivamente ad un’altalena di filtri low/high seguiti da beat per richiamare il pubblico. L’inarrestabile tour de force di Jeff Mills, per fortuna, risolleva le sorti della serata del Main Stage. Ad ogni modo, non essendo opportuno addossare responsibilità al Festival per la prestazione del boss di Other People, al contrario lo si può fare in termini di scelte effettuate nell’invitare QT e Souleyman (ai quali potremmo aggiungere l’imbarazzante La Priest), difficilmente difendibili. Di ‘avant-pop’ c’è ben poco, insomma. Altro appunto da fare è in relazione al gap devastante tra il set fin troppo gioioso di Todd Terje e quello di Prurient in Sala Gialla – anche se, molto probabilmente, l’assenza di Kuedo ha accentuato la situazione.
[Prurient]
Per quanto riguarda l’ingresso al Lingotto per le serate di Giovedì (free entry con stage attivo solo in Sala Gialla, con Gang of Ducks Soundsystem, Mumdance e Sophie + QT), Venerdì e Sabato, sono state effettuate delle perquisizioni ai partecipanti molto approfondite, in particolare nei momenti di minor affluenza – l’attenzione degli operatori è comprensibilmente diminuita nelle ore di ‘punta’. Queste hanno portato al sequestro di accendini, bombolette spray, tubetti di gel per capelli, bottigliette d’acqua, merendine, pacchetti di cracker ed altro. Constatato come sia a totale a discrezione degli organizzatori di un evento consentire l’ingresso di determinati beni di prima e seconda necessità a chi vi partecipa, adeguata avrebbe dovuta essere l’azione PREVENTIVA del Festival nel riportare quali oggetti potessero essere introdotti o meno. Il rischio di perdere l’intera serata per il cui biglietto si è pagato un prezzo non così trascurabile, in sè, è un deterrente importante nella decisione se entrare o meno a fronte della requisizione del proprio accendino, o del proprio cibo – indispensabile per rendere vivibili le potenziali 10 ore di musica offerte. Una misura di avviso tramite evento FB, portale Club to Club.it, o all’ingresso del Lingotto stesso, se non legalmente necessaria, sarebbe quantomeno corretta nei confronti degli appassionati ed affezionati al Festival, per i quali due singole merendine sono vitali per il pellegrinaggio continuo da un padiglione all’altro. In conclusione, è difficile trovare un legame valido tra sicurezza dell’evento o ipotetica prevenzione all’utilizzo di droghe con uno snack o bottiglietta d’acqua. Soprattutto se si osserva come i punti ristoro all’interno del padiglione offrissero panini farciti alla modica cifra di 7€ – ai quali è interessante affiancare i 9€ per un singolo ‘Absolut Cocktail’ ed i 15€ per tre ‘Birra Carlsberg’. E’, ad ogni modo, assoluta libertà di chi vende (e di chi decide di comprare nonostante il salasso) scegliere il prezzo che più gli pare adeguato.
Torino è una città magica che ci ha folgorato personalmente sin dalla prima edizione di Club to Club a cui abbiamo presenziato (nonostante questa sia la prima di cui decidiamo di fornire un ricco report video, ed un commento tramite questo articolo). La nostra volontà è quella di partecipare attivamente per molti anni, e di poter essere stupiti dalla proposta musicale di edizione in edizione. Per questo motivo abbiamo deciso di offrire un feedback il più possibile oggettivo, sincero ed utile, almeno per quanto riguarda la nostra sensibilità / passione.
ENGLISH VERSION
[Thom Yorke a Tarik Barr’s visuals]
Photos by Cristina Ruggieri
Club to Club – the most famous electronic dance music festival in Italy, taking place in the city of Turin – had reached its 15th edition, which is the second one spanning 5 days overall (the first being #C2C14). We didn’t manage to attend all the events involved, yet we’d like to feature a short photographic selection and an (incomplete, but very interesting) video report appeared on our YouTube channel Paynomindtous: Live (http://bit.ly/Paynomind_Live) – for the FB photo album see here.
Club To Club Festival 2015 – Video Report // Day 2 to 5 #C2C15
[Playlist link: http://bit.ly/C2C15_Paynomind_playlist]
The artist’s selection had been much better with respect to #C2C14 – one year ago, a reasonable part of the sets was mainly bad. For #C2C15, two great news contributed in improving the Festival, namely the introduction of the RBMA’s Yellow Room – that managed to keep alive the intimate atmosphere of the smaller Sala Rossa (which was characterized by a highly intolerable mixture of sweat and passive smoking) but allowing the queues to be very rare over the nights – and the enlargement of Lingotto’s Main Stage. The impressive structure featured two side-screens (together with the main one at the artists’ back) which unfortunately had been rarely used – they would have for sure increased the impression of the music on the crowd.
[Oneohtrix Point Never]
#C2C15 reached many quality peaks during the five days. We choose as a precise moment the very emotional closing set at 5 AM by Lorenzo Senni on Lingotto’s Main Stage (here and here are two video takes of it). Standing Senni’s ground is Not Waving (Alessio Natalizia) and Powell (Diagonal // news::), whose sets slid one into the other – we were lucky enough to shot the moment in which they were both playing on the decks -, Thom Yorke’s Tomorrow Modern Boxes live with Nigel Godrich and Tarik Barr’s incredible visuals, and many other good performances: Furtherset’s breath-taking set, Lotic (as an improvised dancer)’s djset, Jamie XX’s anthems a là all-under-roof-raving, The Sprawl’s heaviness (aka Mumdance, Logos and Shapednoise, the latest author of a cathartic djset on Sunday at Astoria), and the digital overflows by Holly Herndon and Vaghe Stelle – unfortunately, we missed the chance to take a video of his wonderful live set, and the matinee at the Hotel by Morkebla. Big credit to #C2C15 for having gathered such of a huge amount of great artists and performances, keeping the whole-Festival ticket’s price on the same level of the most important events in the sector (Unsound, Atonal).
[Shackleton]
However, there’s room also for negative comments. Talking about the not-convincing performances, it’s possible to mention the almost-ridiculous QT’s appearance, that completely ruined a funny until-the-moment-QT-got-on-stage set by Sophie, and Omar Souleyman, whose presence is unexplainable for a Festival reaching for high-level musical and cultural standards – and would have felt inappropriate also in a racist z-movie. One of the worst moments is the two-hours-long, infinite Nicolas Jaar’s set played quite only alternating a low-pass/high-pass filtering and a beat summoning the crowd. Luckily enough Jeff Mills’ following tour de force managed in cheering up the night on the Main Stage. However, while it feels quite unfair to charge the Festival with any responsibility for the flop of Other People‘s boss, it’s possible to do that about the choices of inviting QT and Souleyman (together with La Priest’s embarrassing moments on stage), which are to blame. There’s no ‘avant-pop’ in it, let’s say. Furthermore, the gap between the too-much-joyful Todd Terje’s djset and Prurient’s live in RBMA’s Yellow Room had been accentuated by Kuedo’s missing performance.
[DJ Nigga Fox]
Considering the entrance in Lingotto’s Thursday (free entry limited to Yellow Room, featuring the Gang of Ducks Soundsystem, Mumdance and Sophie + QT), Friday and Saturday nights, people had been searched very deeply, especially during the quiet hours – while the Stuarts understandably lacked attention in the most crowded moments. Shakedowns lead to the requisition of lighters, sprays, hair tonics, water bottles, snacks, saltines, and many other objects. Certified the fact that it is total freedom for the organizer to choose what the users could bring with them inside the location, similarly, it would have been much preferable to notify BEFORE the search/admission which objects were allowed or not. The possibility to miss the night – having already paid a certain amount for it – is quite a deterrent for people to protest after the searches and give up going in. A bottle of water, or some snacks, are essential for the attendee to go through the 10-hours-long night. We guess it’s very hard to find a valid relationship between the security for the #C2C15 events (or illegal drugs use prevention) and a lighter or a Kit-Kat – it is very interesting to notice, instead, the fact that Lingotto’s food points were offering sandwiches at the moderate price of 7€, plus 9€ for one single ‘Absolut Cocktail’ and 15€ for three of ‘Birra Carlsberg’. It’s an undeniable right for the organizers, however, to choose how much to ask for a drink – and for the user to buy it despite the drain.
Turin is a magical city that strongly affected us since the first time the attended Club To Club Festival – however, it’s the first time we are presenting a video report and comments through this webzine entry. Our will is to be active attendees for many editions further on and to be hitten and pleased by the Festival’s musical offer year by year. That’s the reason why we chose to give feedback which is at the most objective, honest and useful – at least, considering our sensitivity/passion.
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