[for English readers: click here to get redirected on inverted-audio.com]
Maple Death Records è un’etichetta discografica fondata nel 2015 da Jonathan Clancy (Ottawa, 1982), musicista sfuggito al suolo canadese ed ora stanziato a Bologna. Definitosi sia 100% italiano che 100% canadese, sua santità Clancy – parafrasi più o meno accurata del moniker His Clancyness, quartetto di cui Jonathan è frontman e che comprende Giulia Mazza, con lui negli A Classic Education, Nico Pasquini e Jacopo Borazzo, già Discodrive e throat degli indimenticati ed indimenticabili Encore Fou – ha riportato e rielaborato un particolare aspetto della cultura natia rendendola protagonista del concept dell’etichetta: l’iconica / emblematica foglia d’acero, per l’occasione trasformata e stilizzata in divertente auspicio di dolce morte (‘syrup temptation, sugar death‘).
Del catalogo Maple Death, che si focalizza sull’esplorazione dell’inesplorato rock’n’roll italiano e che ha già raccolto le apparizioni, tra le altre, di Havah, Jack Name, Krano, Holiday Inn, Hallelujah!, siamo particolarmente interessati in questa sede all’artista che ne ha firmato la seconda uscita, ovvero l’eponimo EP Stromboli, stampato in 100 copie su tape gialla, masterizzato da Brian Pyle (Ensemble Economique) ed ascoltabile qui: Stromboli è nientemeno che l’alias dello stesso Nico Pasquini, bassista degli His Clancyness, ex-Colorful Mountain e Buzz Aldrin, al lavoro su rumorose atmosfere drone ed eleganti melodie con un 4 piste, steel guitar e organo analogico. Il suo nuovo disco, primo vero full length ed intitolato Volume Uno, sarà disponibile il questo Venerdì 10 Febbraio sul portale bandcamp e bigcartel di Maple Death. Vi presentiamo oggi, tramite il player soundcloud riportato qui sotto, lo streaming integrale della release, la quale raccoglie l’eredità dell’EP precedente e ne amplia / distorce il discorso. Vi invitiamo caldamente all’acquisto e all’ascolto: in coda all’embed il nostro breve commento al disco. Enjoy!
Rispetto al debutto di Stromboli del 2015, Volume Uno accoglie l’introduzione nella strumentazione utilizzata da Nico Pasquini della tape machine Revox A77, resa celebre dal classico (No Pussyfooting) di Fripp / Eno (1973, Island Records). Secondo quanto riportato dalla stessa press release, il full-length è stato registrato principalmente di notte, in preda ad un’insana ossessione sia verso Purple Rain di Prince che le atmosfere noir di Thief, capolavoro di Michael Mann del 1981. Alla luce di questa affermazione è possibile comprendere più dettagliatamente l’evoluzione subita dalle composizioni di questo disco rispetto all’EP eponimo, del quale scompare totalmente la calda componente psichedelica (quasi surf / Morriconiana), in favore di un ossessiva e malata ripetizione di pattern ritmici che avvicinano il prodotto finale ai deliri analogici dei Suicide, ma privi della connotazione sensuale conferita dalla voce di Alan Vega, alle acide-sintetiche sferragliate dei Chrome ed al rumorismo percussivo industrial. Volume Uno è un disco di musica industriale propriamente detta che propone grandiose e fragorose – leggasi spaventose – collezioni di battimenti metallici (Haunted), oscillazioni down-pitched (Drag Phase), bordate in crescendo (Drop) e beat techno più o meno mascherati (Downwards; traccia che, volutamente oppure no, rimanda alla nota etichetta techno di Birmingham, il cui nome, come rivelato dallo stesso fondatore Karl O’Connor in un’intervista a The Quietus, è da ricondurre a niente meno che Peter Christopherson e John Balance: il cerchio si chiude…).
Beneath a saturated nebulous city landscape lies a mirror reflecting sharp, complex particles of light that disappear under the faintest drop of rain, literally silver dissolving into rust, mercury poisoning the train tracks of modern paranoia. Through the cracks, the chilled warmth of Stromboli’s Volume Uno rises, expanding on the notion of a solitary figure gasping for life in an industrial setting.
Registrato nel 2015 a Bologna, masterizzato da Andrea Prato a Torino e accompagnato da fotografie ed artwork di Giulia Mazza, Volume Uno è espressione dalla fantastica crescita artistica di Stromboli, la cui tape di debutto già aveva avuto riscontri positivi e supporto dalla platea d’onore di critici / riviste come Simon Reynolds, The Quietus, TinyMixTapes e Decoder. Volume Uno è un lavoro memorabile, un serrato viaggio attraverso pensieri oscuri e sogni reconditi, da non prendere a cuor leggero se si vuole evitare di restarne travolti. “Stromboli leaves no choice, there is no escaping the inevitable“.
Per seguire Maple Death Records e Stromboli su Facebook, clickare qui e qui. Per il preorder di Volume Uno, invece, qui. Per ogni informazione e dettaglio riguardante l’evento Maple Death di Venerdì 10 Febbraio al Freakout di Bologna con Everest Magma, Metro Crowd e lo stesso Stromboli, clickare qui.
Stromboli sarà al Circolo Magnolia domani 9 Febbraio in qualità di opening act ai Pop Group di Mark Stewart. Maggiori info qui.
Are you enjoying what you see on PAYNOMINDTOUS? If that’s the case, we’d like to kindly ask you to subscribe to our newsletter, our Facebook group, and also to consider donating a few cents to our cause. Your help would be of great relevance to us, thank you so much for your time!
PAYNOMINDTOUS is a non-profit organization registered in December 2018, operating since late 2015 as a webzine and media website. In early 2017, we started our own event series in Turin, IT focused on arts, experimental, and dancefloor-oriented music. We reject every clumsy invocation to “the Future” meant as the signifier for capitalistic “progress” and “innovation”, fully embracing the Present instead; we renounce any reckless and ultimately arbitrary division between “high” and “low”, respectable and not respectable, “mind” and “body”; we support and invite musicians, artists, and performers having diverse backgrounds and expressing themselves via variegated artistic practices.