Shinoby è l’alias del producer e vinyl-dj Omar Contri, apparso nei primi anni del 2000 nella scena veronese ed in breve diventatone punto di riferimento grazie alla collaborazione con diverse crew ed organizzazioni ed una grande attività artistica che lo ha portato alla fondazione della propria label ISTHEWAY, sulla quale fino ad ora ha rilasciato due cassette e quattro 12”, ed alla registrazione di mixtape per testate come Inverted Audio, Noisey, Hypnotic Groove e Intergalactic FM.
Siamo lieti di ospitare oggi la traccia conclusiva di Celestial Bliss – il primo full-length firmato da Shinoby nel formato 2×12” – in uscita nei prossimi giorni su ISTHEWAY, accompagnato da un artwork di Anita Poltronieri, masterizzato da Marco Pellegrino e distribuito da Rubadub. L’ascolto di Days of Despair è disponibile in coda all’articolo, in seguito ad una breve presentazione dell’artista. Enjoy!
Shinoby: Website / Soundcloud / Discogs / Fantasie Rav’s YouTube Channel
“I frequently worry that being productive is the surest way to lull ourselves into a trance of passivity and busyness, the greatest distraction from living as we coast through our lives day after day, showing up for our obligations but being absent from our selves, mistaking the doing for the being” [Celestial Bliss vinyl sleeve]
Le selezioni e le produzioni di Shinoby, attingenti nel primo periodo soprattutto da Acid House ed Electro (la cui influenza è stata abilmente rielaborata nella definizione di un suono unico ed in grado di offrire sia momenti di puro trasporto e decostruzione di coscienza [via] che istanti più intimi), hanno immediatamente riscosso l’attenzione di illustri personaggi della scena elettronica Europea e non solo, tra i quali è possibile citare il veneto Matteo Ruzzon aka Madteo, The Analogue Cops, Marcos Cabral, Samo DJ, Jamal Moss aka Hieroglyphic Being ed il rivitalizzato progetto Hypnobeat, ora attivo grazie agli sforzi del fondatore originario James Dean Brown ed Helena Hauff. Nello specifico Marcos Cabral, Madteo, Jamal Moss e gli Hypnobeat sono apparsi proprio su ISTHEWAY con diversi re-edit, remix e co-produzioni, quali, rispettivamente, 08121970 (Marcos Cabral Ambient Edit) [2014], Sensory Deprivation Tank (Madteo’s De-Sui-Ipsius-Ac-Multorum-Ignorantia Remix) [2015], Do You Know We Exist? (The Hieroglyphic Being Experience Remix) [2016], e All Things Pass Into The Night [Shinoby Vs Hypnobeat, 2016].
Degli ultimi 3 pezzi elencati, in particolare, sono apparsi i videoclip ufficiali disponibili dal canale YouTube fantasie rav, fortemente ispirati dall’immaginario vhs / super8. Shinoby, sul finire dello scorso anno, ha deciso inoltre di cimentarsi nello scoring di opere cinematografiche, nello specifico del cortometraggio fortemente concettuale di Paolo Gioli, chiamato Film Stenopeico (dedicated to Rainer Gemma Frisius): L’uomo senza macchina da presa, della durata di 13 minuti, silent e girato tramite una non-videocamera handmade dotata di oltre 150 fori di apertura (maggiori informazioni qui); l’ipotetica soundtrack è stata pubblicata sull’organo ad hoc rappresentato dalla sub-label ISTHEWAY.tv.
Celestial Bliss arriva in un periodo particolarmente fecondo per Shinoby, il quale ha riservato al formato LP le sue produzioni ad ora più dirette e violente, caratterizzate quasi in toto da un uso massiccio del basso al limite della distorsione ed intrise di tensione soffocante, sospinte tra la ricerca della proverbiale benedizione dal cielo (intesa come momento epifanico di pace e rivelazione / presa di coscienza sulla pista da ballo: si veda il messaggio riportato sul lato B della grafica) e la traduzione dei più animaleschi impulsi umani, tra cui il desiderio (sensuale) inarrestabile invocato da melodie smaniose e allucinate. Days of Despair è forse l’episodio di maggiore impatto lirico, caratterizzato da un dialogo continuo tra scoppi di rumore e pattern acidi, e la cui durata di poco superiore ai tre minuti rende la perfetta chiusura dell’intero lavoro, sospesa ed emozionante.
Complessivamente, Celestial Bliss riserva spazio a diversi stili, esplorati dall’orgoglioso producer che li declina e piega alle proprie necessità artistiche, tra le quali spicca l’incessante ricerca di intensità continua all’interno del singolo brano e nel procedere del disco. La track eponima, ascoltabile integralmente qui, sfrutta una processione ristagnante di bassi pulsanti e sibili rumorosi, dall’effetto diametralmente opposto all’invece secco e glaciale kick della successiva Dissent, carica di una dimensione fortemente cinematica (riproposta in Dissent (Syntappella), ridotta alle sole linee di synth). Forever More è il tributo programmatico di Shinoby alla pista da ballo, a cui il produttore riconduce la funzionalità ultima della propria musica. La febbricitante ed ostile Shine of Chains richiama addirittura certe istanze della musica industrial / doom (metal, ascoltare per credere), mentre Making Art Amid Chaos e Obscure Creed rievocano la techno detroitiana più acida di prima e seconda generazione. Concludiamo con le parole della press-release, riassunto perfetto di Celestial Bliss, in uscita a Maggio per ISTHEWAY (vinyl only!): “the music is emotional, hostile, dark, grungy, dissenting, acidic and energetic. Like life, pieces begin and end abruptly, sometimes in a harsh and jarring way. insistent and persistent, Shinoby doesn’t stop”. Enjoy! Support Shinoby!
Tracklist:
- Celestial Bliss
- My Dissent
- My Dissent (Syntappella)
- Forever More
- Shine Of Chains
- Making Art Amid Chaos
- Obscure Creed
- Days Of Despair
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