GUESTMIX#20: ‘Cinéma pour l’oreille ’92-’02’ by Massimo Carozzi + Random Numbers Split Vol. 4

 

Settimana scorsa avevamo avuto modo di presentare il primo mixtape registrato dai Merchants, duo composto da Alberto Ricca / Bienoise e Davide Amici e focalizzato sulla riscoperta di tradizioni e mitologie perdute di mondi immaginari. Proseguiamo oggi con un secondo approfondimento in merito alla lineup di Ombre Lunghe, la 3 giorni Bolognese di scena Mercoledì, Giovedì e Venerdì all’Ateliersi di Bologna e promossa dall’organizzazione Alivelab che si esprimerà nel suo format di riferimento – appunto – Ombre Lunghe (per partecipare, seguire questo link): questa volta è il turno di Massimo Carozzi, figura chiave del presente della musica sperimentale in Italia; artista a tutto tondo in molteplici ambiti culturali, è prossimo alla pubblicazione sull’etichetta Bolognese Random Numbers dello lo split con Antonio Marini aka Healing Force Project, che sarà disponibile Venerdì 23 Giugno.

Siamo oltremodo onorati di condividere il mixtape realizzato da Massimo Carozzi dal titolo ‘Cinéma pour l’oreille ‘1992-2002’, in ascolto esclusivo tramite il player mixcloud che si trova poche righe più sotto. Assemblata lo scorso Aprile, la selezione è più accuramente contestualizzabile attraverso la lettura della descrizione fornitaci da Massimo:

 

Cinéma pour l’oreille è una serie di 30 dischi usciti fra il 1992 e il 2002, curata da Jerome Noetinger. Il formato era il Mini CD 3″ e contenevano ognuno una ventina di minuti di musica. Nelle intenzioni di Noetinger la serie fotografava lo stato dell’arte della Musique Concrete nel decennio dei 90. Iniziai a seguire questa collana per caso, mi piaceva il formato miniCD, li compravo all’Infoshop del Link, a Bologna. Ascoltandoli scoprii un mondo sonoro diverso, un approccio visivo e cinematografico alla materia sonora, un modo di “vedere” i suoni mentre li si ascolta. Credo anche che questa collana, nelle intenzioni di Noetinger, fosse un modo di portare queste musiche fuori dal mondo accademico e di presentarle in contesti differenti.
Riascoltando queste musiche a distanza di anni le ho sentite ancora attuali, potenti, capaci di produrre immagini sonore forti e contemporanee, e ho deciso di assemblare un mix in cui le varie composizioni potessero dialogare e risonare fra loro. Questo mix è dedicato a Salvatore Arangio, Luciano Maggiore e Dominique Vaccaro.

 

Massimo Carozzi non è certo estraneo alla compilazione di oggetti sonori concettuali, ricercati ed elaborati – quali, ad esempio, “Sillon Fermè” per Secret Thirteen, le due tape Punti Sulla Curva I e II per Second Sleep uscite nel 2015; l’attività con il gruppo di ricerca AUNA ed il festival associato; la realizzazione di colonne sonore per Andreas Pichler e Luca Trevisani; per non parlare poi dei progetti Weight And Treble con Manuele Giannini e Susanna La Polla, di El Muniria (“Stanza 218”, Homesleep, 2004), il celebre trio con Emidio Clementi e Dario Parisini, e delle partecipazioni a lavori di musicisti come Andrea Belfi, Stefano Pilia, Margareth Kammerer, Valerio Tricoli, Claudio Rocchetti, Luciano Maggiore, Starfuckers / Sinistri, 3/4HadBeenEliminated. La trasversalità dell’opera di Carozzi l’ha portato, oltre a stringere un sodalizio artistico molto forte con Emidio Clementi dopo lo scioglimento dei Massimo Volume (nell’elenco delle loro collaborazioni troviamo letture di romanzi come “La notte del Pratello”, “L’ultimo dio” e “Matilde e i suoi tre padri”, la sonorizzazione cinematografica di “Menschen Am Sonntag“, tributi a Leonard Cohen, la partecipazione al festival letterario Litquake di San Francisco, e molto altro ancora), anche alla co-fondazione del collettivo Zimmerfrei con Anna de Manincor e Anna Rispoli con cui ha prodotto film, documentari, installazioni , performances e public art projects.

Oltre al mixtape ‘Cinéma pour l’oreille ’92-’02’, ci interessa soffermarci in particolare sull’ultima creazione sonora di Massimo, ovvero il lato B dello split con il trevigiano Antonio Marini aka Healing Force Project, presto sulla label Random Numbers come Volume 4 della Split Series di cui avevamo già ospitato il terzo capitolo. Diciassette miniature sonore, chiamate iconicamente ‘scatole’ (nel dettaglio: Scatola Gialla, Celeste, Marrone, Blu, Rosa, Grigia, Nera, Pervinca, Viola, Ambra, Rossa, Malva, Arancio, Ciano, Fucsia, Verde, Porpora), sono state impacchettate a partire da materiale registrato tra il 2010 ed il 2016 in diversi angoli di Europa, utilizzando un registratore digitale ed un piccolo sistema modulare. La scelta del formato delle 17 diverse stanze si riallaccia al tema generale del quarto split, che, come riportato nella press release, è dedicato a tessiture complesse, viaggi mentali, paesaggi sonori ed illusioni ritmiche. La cassetta uscirà il prossimo Venerdì 23 Giugno per l’etichetta Bolognese curata da Bartolomeo Sailer (White Raven) e Carlo Mameli (BXP). La serie, specificatamente volta a catturare uno spaccato della scena elettronica Italiana più sperimentale – ed il cui concept consiste nell’assegnazione di un lato di una cassetta C50 ad ognuno degli artisti coinvolti -, si concluderà con il quinto capitolo finale in arrivo nei prossimi mesi. Per leggere una nostra intervista ad Antonio Marini, clickare qui; per ascoltare il djset HFP dello scorso Path Festival, invece, vi rimandiamo qui.

Random Numbers: Homepage / Bandcamp

Il moniker Healing Force Project, derivato da Albert Ayler, rimanda al legame percepito dall’artista tra la Musica ed il potere curativo intrinseco che le appartiene, pensato per offrire all’ascoltatore un’esperienza avvolgente ed intensa. A partire dall’uscita del 2010 su Acido Records, HFP ha offerto una brillante mistura di suoni jazzy, ispirazione techno Detroit-iana e collage free-form: in un primo momento potenzialmente disorientante, ad essa corrisponde una grande carica immaginifica / evasiva, amplificata anche (più o meno indirettamente) dalla grande passione dell’artista per ambientazioni sci-fi, fumetti e afrofuturismo in generale. Un ruolo chiave lo giocano in tal senso anche le efficacissime artwork delle diverse releases pubblicate sinora su etichette come Sequencias, Berceuse Heroique, Sun Cat Recordings, Nous, Eerie, Bedouin, Firecrackes, Eclipse Music, Wicked Bass.

Mentre i diciassette iper-variegati contenitori del lato di B di Carozzi operano tentando di far smarrire l’ascoltatore nella multisfaccettatura delle composizioni e dal modo in cui vengono affiancate, contrapposte e bruscamente alternate, Healing Force Project si concentra tradizionalmente sulla definizione di un’esperienza in cui smarrirsi. Per il quarto volume della Split Series di Random Numbers, Antonio Marini ha dato spazio ad una session in cui viene costruito un vero e proprio live da proporre su un palco, sviluppato in intricate trame ritmiche, numerosi campionamenti di strumenti della tradizione jazzistica (sax, trombe), grooves senza respiro e libere divagazioni psichedeliche. Intitolati complessivamente ‘Embrace’, i 22 minuti del lato A rappresentano un perfetto sunto dell’estetica del progetto Healing Force Project, inscatolata nel formato compatto della tape C50, pronto per essere acquistato ed ascoltato ogni qual volta ci dovesse essere bisogno di fuggire o rifugiarsi in una realtà altra, molto più affascinante di quella di cui disponiamo ogni giorno. Il preorder è disponibile a questo link; l’uscita ufficiale è fissata a Venerdì 23 Giugno. Support Random Numbers!


 ‘Cinéma pour l’oreille ’92-’02’ by Massimo Carozzi

TRACKLIST

Jerome Noetinger – Gloire A…
Michel Chion – Gloria
Michel Chion – Credo Mambo
Erik M – Frame 3
Patrick Ascione – Feuillets D’ Album 5
Dominique Petitgand – On le retrouvera
Philippe Mion – Confidence
Lionel Marchetti – Je Borde…
Jean-Marc Duchenne – Feuillets D’ Album 1
Kristoff K. Roll – Danse de la parole: Naima, Rosalie, Tania
Michèle Bokanowski – L’étoile Absinthe
Michèle Bokanowski – Tabou / Erik M – Frame 3
Christine Groult – L’heure alors s’incline…
Alain De Filippis – Ton Dieu Ne S’Appelle-T-Il Pas Ego – Finale
Michelle Chion – Dix-sept minutes / Bernhard Gunter – Impossible grey
Zbigniew Karkowski – Consciously Unconscious Unconsciously Conscious
Patrick Ascione – Métamorphose d’un jaune citron
Lionel Marchetti – La Grande Vallée
Eliane Radigue – Biogenesis / Luc Ferrari – Unheimlich Schon
Ralf Wehowsky – Nameless Victims
Christian Zanesi – Grand Bruit
Bernard Fort – Fractal V
Herve Castellani – Le Long Silence De Fevrier
Maurizio Martusciello – Non Dice
Bertrand Dubedout – Le Cocher
Jean-Francois Laporte – Mantra
Jim O’Rourke – Rules Of Reduction
Kristoff K. Roll – A nous la vie

 


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