Un’intervista a Luciano Lamanna e Davide Ricci @ Martin Pas Synth Shop + MUSICAUTOMATICA#1 @ Bunker, 21/01/17

 

 

Balance è il duo composto da Luciano Lamanna e Davide Ricci, il cui progetto si basa sull’utilizzo di sintetizzatori modulari, suonati in sede live in un flusso di improvvisazione a quattro mani alle volte orientato verso atmosfere cupe e riflessive, ed in altre messo a disposizione del rituale dancefloor più scatenato. Entrambi rilocati a Roma, i due producer hanno attivato la collaborazione verso la fine del 2015 e vantano ad oggi diverse uscite, numerate a partire da ’00’ (self-released) fino a ‘3’ (su Subsound Records), passando per ‘1’ e ‘2’ (Stirpe999 e Love Blast). Il quinto sforzo del duo, chiamato ‘Rio Negro’ e disponibile in streaming a questo link, è stato uno degli argomenti oggetto dell’intervista che vi presentiamo. Lo spazio in cui la chiacchierata è andata in scena è il Martin Pas Synth Shop a Torino, nei cui locali, lo scorso Sabato 21 Gennaio, abbiamo avuto il piacere di rivolgere alcune nostre curiosità agli squisiti Luciano e Davide.

L’occasione, in particolare, coincideva con l’appuntamento notturno al Bunker di Torino con il primo episodio della serie Musicautomatica (evento FB) sul cui palco si sono avvicendati i dj-set di Titta, Yashin ed il live degli stessi Balance. Musicautomatica è il nome con cui saranno identificati 4 appuntamenti nel 2017 al Bunker di Torino, prodotti da Bunker ed in collaborazione con i dj Yashin e Titta. Il format si esprimerà via musica elettronica dal vivo, spaziando tra techno ed oscura sperimentazione; in esso troveranno spazio 4 act (di cui appunto Balance rappresentano il primo) stilisticamente lontani tra di loro, ma accomunati da un analogo spirito di ricerca. Ciò che emergerà sarà un quadro eterogeneo sulla qualità del suono e la composizione, in grado di riportare la musica nella pratica e nell’esperienza dell’ascolto oltre i confini del dancefloor.

L’intervista ai Balance è visionabile dal player in testa all’articolo, che vi raccomandiamo caldamente di azionare in caso disponiate di una comoda mezz’ora e siate interessati all’attività del progetto Balance, ad approfondimenti tecnici su synth e lo shop Martin Pas, e ancora a racconti di feste in case infestate e (!) teschi umani donati da raver scatenati. Poche righe più sotto, trovate invece il video report della serata Musicautomatica #01, contenente due altre clip video del live set di Balance. Da non perdere!


“Dopo esser stato reclamato più volte dai proprio genitori sul finire degli anni 1880s, nel 1893 il giovane Edgar fu costretto a rilocarsi a Torino, in Italia, andando a vivere con i parenti del ramo del padre, di discendenza italiana. Fu qui che ricevette le prime lezioni di musica, impartite dallo storico direttore del conservatorio di Torino, Giovanni Bolzoni. Nei suoi anni adolescenziali, Edgard si iscrisse al Politecnico di Torino in quanto fortemente influenzato dal percorso intrapreso dall’intransigente padre che, ingegnere, non approvava l’interesse che il figlio rivolgeva alla musica. Il conflitto con la figura genitoriale crebbe di anno in anno, esacerbato dalla morte della madre avvenuta nel 1900, fino a sfociare nell’abbandono del capoluogo piemontese in favore della città di Parigi, in cui si spostò definitivamente nel 1903. Nel 1895, allora dodicenne, compose la sua prima opera chiamata Martin Pas, purtroppo andata perduta, per voci di ragazzi e mandolino e sviluppata a partire da un testo di Jules Verne”.

Per ogni informazione aggiuntiva riguardante Martin Pas Synth Shop (al di là dell’origine del nome del negozio svelata nel breve passaggio qui sopra) rimandiamo all’homepage dello store, link a cui – occasione particolarmente ghiotta in cui siate dei producer alla ricerca di moduli handmade e non – è possibile sfogliare tutte le offerte del catalogo. Il negozio, aperto a tempo pieno dallo scorso Giugno 2016, sta brillantemente svolgendo le proprie attività commerciali affiancandole a ritrovi instore, workshop, eventi musicali pomeridiani (tra i quali dj-set /live di Andrea Marini, OOBE, Kinae, Morkebla, Ramleh, Alessio Capovilla, Iokoi, Feldermelder + Ink!, SabaSaba e Luca Garino, l’ultimo dei quali ha portato anche ad una release fisica), ed appunto interviste (Ramleh, Nicola Ratti), trasformandosi progressivamente in un importante punto di ritrovo nella città di Torino che ha più che mai bisogno di forze fresche che ravvivino la scena musicale e contribuscano all’aggregazione e fioritura di nuove forme di youth culture. Se a questo si aggiunge il fatto che i ragazzi dello shop sono anche le menti (e braccia) dell’etichetta Details Sound, orientata alla techno e caratterizzata da un distintivo, esoterico approccio alla musica da dancefloor – a partire delle artwork delle uscite, fino alla curatissima selezione degli artisti -, allora il quadro si completa attorno ad un’importantissima realtà torinese.

Cogliamo l’occasione rappresentata dal presente articolo per segnalare il secondo appuntamento di Musicautomatica, che vedrà come protagonista niente meno che il Berlinese Errorsmith aka Erik Wiegand, dj dalle abilità devastanti ed attivo nella pubblicazione di release da oltre 20 anni su label come MMM, PAN e 50weapons. Wiegand si è sempre espresso ad altissimi livelli quantitativi, sia attraverso il progetto MMM in coppia con l’amico Fiedel, sia con il duo disco SMITH & HACK condiviso con Frank Timm aka Soundstram, sia nella più recente collaborazione con il britannico Mark Fell uscita sulla PAN di Bill Kouligas. Errorsmith, tra le altre cose, si diverte anche a programmare synth digitali riuscendo addirittura a trasformare questa passione nel mestiere di sviluppatore di software Native Instruments e RAZOR [maggiori informazioni a questo link]. Per partecipare a Musicautomatica#2, clickare qui.

Per concludere, vi lasciamo con il videoreport della serata che comprende, oltre a due estratti del live di Luciano e Davide, anche una clip per i set dei resident Yashin e Titta. Buon ascolto e buona visione!

 

MUSICAUTOMATICA #1 VIDEOREPORT

 


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